....... adesso si aspettano eventuali miglioramenti da parte del Parlamento e la successiva loro definitiva approvazione...
Il 5 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato la modifica dei cosiddetti "decreti sicurezza", ispirati e voluti fortemente dall' ex-ministro Salvini. Decreti che, a nostro avviso, miravano non tanto a generare sicurezza ma a rendere insicuri migliaia di rifugiati che si vedevano sottratti diritti (e doveri) sanciti dalla nostra Costituzione. Questi decreti non solo multavano pesantemente chi salvava vite umane in mare (!) ma negavano assistenza e integrazione anche a coloro che avevano ottenuto il cosiddetto "permesso umanitario"...
Con questa misura, il Consiglio dei Ministri, ha inteso non solo ripristinare lo status quo antecedente ai decreti (in)sicurezza, ma anche riaffermare con forza che l'Italia e il Popolo italiano non sono ciechi e sordi dinanzi alle drammatiche situazioni generate dalle guerre che ci sono attualmente nel mondo e che generano centinaia di migliaia di sfollati, fra i quali molti sono i bambini non accompagnati insieme a donne e anziani che ormai sanno solo scappare per sperare di salvarsi la vita.
Lo stesso papa Francesco, nella sua ultima enciclica dal titolo emblematico "Fratelli Tutti", scrive: "qui egli (S. Francesco) dichiara beato colui che ama l’altro «quando fosse lontano da lui, quanto se fosse accanto a lui». Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita".....
Ci sembra che il decreto approvato vada proprio in questa direzione, riprendendo quel senso di attenzione, solidarietà e condivisione che, da sempre, è caratteristica socio-culturale del Popolo italiano ed è ben presente nella nostra Costituzione.
Entrando nel merito con il decreto del 5 ottobre:
1) viene ripristinato il vecchio permesso di soggiorno per motivi umanitari che si chiamerà "protezione speciale" e che verrà assegnato a chi presenterà seri motivi "risultanti da obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano". Coloro che otterranno questa protezione speciale non saranno più esclusi dal sistema di accoglienza ma verranno accolti nella seconda accoglienza (ex SPRAR e poi SIPROIMI) che si chiamerà SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione);
2) nei servizi di primo livello (CAS) viene ripristinato l'insegnamento della lingua italiana (finalmente!) unitamente all'accoglienza materiale, l'assistenza sanitaria (attualmente a carico del richiedente asilo...), l'assistenza sociale e psicologica, la mediazione linguistica/culturale (attualmente solo linguistica...), i servizi di orientamento legale (presenti anche attualmente) e al territorio (novità rispetto ad oggi);
3) l'attesa massima per l'ottenimento della cittadinanza italiana, da parte di chi ne avrà diritto, scende da quattro a tre anni;
4) viene eliminato il divieto di iscrizione anagrafica e sarà rilasciato dagli uffici anagrafe dei Comuni ai richiedenti asilo, un documento di identità valido 3 anni;
5)il soccorso in mare non sarà più così tanto penalizzato: la multa, e solo per le ong che non seguono le convenzioni internazionali non comunicando le operazioni ecc., andrà da un minimo di 10 mila ad un massimo di 50 mila euro e non più fino a un milione di euro;
6) il periodo di massima permanenza nei CPR (Centri di permanenza per il rimpatrio) si riduce da 180 a 90 giorni.
Ovviamente restano tutte le restrizione (che c'erano anche prima dei cosiddetti "decreti sicurezza"...) circa i reati commessi da richiedenti asilo o rifugiati che saranno perseguiti a norma di legge ordinaria.